Siamo fatti così! Esplorando “Real Bodies”

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Per la mia generazione cresciuta a merendine ricche di olio di palma e Bim Bum Bam, se tutto quello che abbiamo imparato della mitologia classica ce lo ha insegnato “Pollon”, il corpo umano non aveva segreti per coloro che hanno seguito il cartone animato francese “Esplorando il Corpo Umano”! I più fortunati si sono potuti permettere anche di completare la raccolta che per almeno 15 anni, puntuale come le tasse, usciva in edicola in 55 o 72 volumi (a seconda delle edizioni) con la quale si poteva costruire un modellino anatomico di corpo umano. Io personalmente mi fermavo sempre al primo numero, perché dal secondo in poi il prezzo aumentava del 300% e sarebbe stato più economico esumare un cadavere vero.

Probabilmente è stato anche questo uno dei moventi che hanno spinto gli ideatori di Real Bodies, a creare una delle mostre più chiacchierate e controverse degli ultimi anni, che ho avuto il piacere di visitare negli ultimi giorni della sua permanenza a Milano, in scena presso lo Spazio Ventura XV dal 6 ottobre 2018 al 27 gennaio. Per maggiori info: https://www.realbodies.it/.

La mostra

Per chi non sapesse di cosa si tratta, Real Bodies si può definire una grande mostra di anatomia, la cui particolarità sta nel fatto che ogni singola “opera” è reale! Tutti i corpi, gli organi e gli apparati sono veri, provenienti da chi ha donato la propria salma alla scienza, conservati grazie alla tecnica della plastinazione, che ha permesso di esporre qualsiasi tipo di tessuto o cellula del corpo umano, in un percorso che parte da una sezione dedicata a Leonardo Da Vinci, sempre caro a Milano, con tanto di studi anatomici e cadavere appeso in posa “vitruviana” e arriva fino alla biomeccanica e all’immortalità, passando per la sensibilizzazione ad uno stile di vita sano ed attivo.

“Agghiacciante!” diranno i miei piccoli lettori, “affascinante” pensereste visitando la mostra, complice la sensazione di non trovarsi esattamente di fronte a reale carne umana, quanto più a dei manichini di resina molto realistici. Si consiglia di abbinare al giro d’istruzione, un gruppo di amici dotati di black Humor per rendere l’esperienza esilarante. Oltre alle matte risate e alle battute di dubbio gusto, sicuramente sono uscita dalla mostra con un maggior rispetto verso la complessità del corpo umano e proprio guardandoci da dentro, si può cogliere che per una manciata di geni, ci siamo guadagnati la supremazia sulle altre specie almeno per un motivo, finché non ci autodistruggeremo con le nostre mani.

Le reazioni

Già due anni fa, nella scorsa edizione, la mostra ottenne un grande successo con più di 280.000 visite e quest’anno avrà forse accresciuto il suo richiamo essendo l’ultima data del “tour”.

La prima volta in Italia si erano registrati casi di malori, svenimenti ed esorcismi. Se siete carnivori, alla fine della mostra avrete voglia di uno stinco di maiale che potrete gustare al vicinissimo Birrificio di Lambrate, se come me non mangiate carne sarete grati della vostra scelta alimentare, ma potrete comunque bervi una birra.

Spoiler: senza pelle siamo tutti uguali.

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