Alterbej, sopravvivenza alternativa a Milano.

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Già uscendo dalla Metro Garibaldi si può sentire la musica; mano a mano che ci si avvicina al cavalcavia Bussa, tra il rumore delle auto, diventa sempre più chiara l’aria di festa che la fiera Alterbej ha creato. In uno spazio ridotto, tra i grattacieli e le auto, sembra quasi di essere immersi in un buco spazio-temporale. La fiera infatti, non è di grandi dimensioni ma basta e avanza; sin dai primi passi musica e odore di vin brulè accompagnano lungo la passeggiata di bancarelle, perlopiù riservate ad artisti o piccoli artigiani. È tutto in linea con la filosofia di Alterbej, nel solco della tradizione degli storici Obej Obej milanesi di cui recupera il testimone e alcuni valori.

Abbiamo così lo stand di Basura Art Lab da Carrara, con un assortimento di oggetti che sembrano a metà tra il sogno e l’incubo (e che avrei sinceramente preso in massa se non fossi stata in metro):

Tra le autoproduzioni e i prodotti artigianali, si può trovare Kokopelli, azienda tutta al femminile, mascotte compresa; sul banco una serie di profumi, saponi, sali da bagno e così via fatti con olii essenziali e con confezioni in stoffa cucite da loro. Qui non ho resistito e ho acquistato un profumo con i petali di rosa e un profumo solido e adoro entrambi:

Non manca l’angolo del gamer e nerd vintage, come potete vedere dal banco di Antlab, di Torino. È stata una sfida non farmi prendere da una particolarissima Sindrome di Stendhal alla vista di queste consolle ed in realtà, di tutto lo stand:

(Antlab, Antlab – associazione Nerd Torino )

Ci sono poi tanti altri artisti, che lavorano ad esempio con le piante, creando opere originali o composizioni come I am Bra o Giorgio Galante (Life for interiors), attivo sul territorio milanese:

Prodotti a base di canapa (società agricola canapa delle Marche), gioielli fatti a mano, oggettistica e abiti vintage sono anche riuscita a vedere la luna da vicino dal telescopio messo a disposizione da Cose dell’astromondo.

Tra osservazione dello spazio, grappa al miele e un forte tema ecologista (sono presenti infatti Exinction Rebellion e Green Peace oltre che artigiani/artisti che si dedicano al riciclo creativo e prodotti a km 0 e biologici) c’è un clima molto sereno, rilassato e divertente e nonostante lo spazio ridotto, la fiera è una piacevole sorpresa; personalmente, avrei potuto giocare alla caccia al tesoro più originale per ore, se il mio portafogli non mi avesse riportata alla crudele realtà; il punto però è anche trovare un angolo di festa, di contatto umano tra i grattacieli di Milano e in questo, Alterbej risulta decisamente vincente.

In merito alla fiera, ho scambiato due chiacchiere con Paola, dell’associazione Altrimenti che la organizza:

(Stand Associazione Altrimenti)

Come nasce Alterbej e chi sono i suoi organizzatori?

La fiera nasce dopo che nel 2008 la fiera degli Obej Obej è stata prima spostata al Castello, vicino all’Arena e poi è stata sgomberata anche da lì; si è quindi cercato un accordo con le istituzioni per proseguire quella parte di mercato. Le persone che poi da allora hanno cominciato a rapportarsi con le istituzioni hanno creato l’associazione Altrimenti; il Comune era favorevole a un soggetto di quel tipo e si è raggiunto un accordo che consentisse di mantenere caratteristiche fondamentali della fiera: autoproduzione; lavoro artigianale e sua memoria; auto-oraganizzazione ed espressione attraverso le possibilità e capacità e soprattutto attraverso le passioni dei partecipanti, in un’ottica di coinvolgimento e partecipazione.

Qual è la filosofia di Alterbej e i temi che volete promuovere?

Lavoro, alimentazione, sviluppo sostenibile, multicultiralità, inclusione sociale e partecipazione collettiva sono le tematiche che si svolgono nelle varie realtà coinvolte, dai banchetti di oggettisca al cibo, alla musica e gli artisti di strada. In merito a questo, ci sono artisti di strada presenti su base volontaria, fanno spettacoli per diverse fasce di età lungo la giornata, con arti circensi e in serata la Fire Jam con la parte di giocoleria; sono un gruppo di persone che anche durante l’anno si riuniscono per diffondere questo tipo di arte meno in vista nella città, proponendo il loro racconto attraverso la giocoleria.

Avete progetti per il futuro?

Vorremmo riuscire a essere riconosciuti con più sicurezza, in parte è riconosciuto come evento legato alla tradizione ma a volte sembra che possa sparire da un momento all’altro; è il nostro obiettivo principale, assieme al mantenere nel mentre il proprio modo di essere.

Per chi fosse a Milano, consigliamo decisamente di farci un salto:

  • Dove: Cavalcavia Eugenio Bussa – Milano (M2 M5 Garibaldi)
  • Quando: 5-6-7-8 Dicembre dalle alle 11.00 alle 21.00
  • Fire Jam dalle alle 21.00 a 00.00

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