PER ELISABETTA. Il mondo della musica piange la voce e il basso dei Sick Tamburo.

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Poche, rotte, sommesse parole, per salutare una giovane e immensa donna.
Elisabetta Imelio (Pordenone, 1975 – Aviano 2020), bassista e fondatrice del gruppo “Prozac+” prima (1995 insieme a Gian Maria Accusani ed Eva Poles)  e “Sick Tamburo” poi (2007 insieme a Gian Maria Accusani), ha dedicato tutta la sua vita alla musica.
In realtà Elisabetta ha dedicato tutta la sua vita alla vita.

Elisabetta Imelio disegnata da Fausto Collarino per il video “La fine della chemio”, Sick Tamburo+10.

Lei era il viso mosso che si intravedeva nel video di “Acida” (1998) che ha portato i Prozac+ all’apice del successo e un’intera generazione a riconoscersi in quella rappresentazione “scossa, agitata e un po’ nervosa”. Lei era il volto femminile nascosto sotto la maschera dei Sick Tamburo. Eppure era inconfondibile: con il suo tocco, la sua musica, la sua presenza, faceva tremare la voce e le gambe anche a Gian Maria, suo compagno d’avventura fin dall’inizio, ogni volta che parlava di lei e che condividevano un palco.
Lei era il luminosissimo sorriso che brillava sotto il passamontagna e che incantava tutti. Come incantavano le sue mani che agili si muovevano sulle corde del basso o le sue gambe lunghissime che solcavano, danzando, i tanti palchi dei Prozac o dei Sick.
Il suo corpo, la sua persona, la sua voce, la sua musica erano essenza, scenografia, coreografia e teatro di una performance umana e artistica dove lei e gli altri componenti (Gian Maria soprattutto) si intrecciavano, diventando un tutt’uno di musica e di amore. La musica prendeva letteralmente corpo, in un corpo che ha sprigionato vita ed energia anche durante la malattia.
Elisabetta si ammala di cancro nel 2015. Da quel momento la musica si fa abbraccio e lotta, andando a stringere il sodalizio tra Paura e Amore che ha dato il titolo all’ultimo album (2019). 

Intervista a Gian Maria Accusani dei Sick Tamburo a cura di Maria Chiara Gianolla e Radiosonar.net (Ifest – Independent Festival Roma, 2019).

Nel 2017 Gian Maria scrive per lei “La fine della chemio” e nel 2018 il brano viene ripubblicato in una versione che coinvolge vari artisti (Jovanotti, Tre Allegri Ragazzi Morti, Manuel Agnelli, Samuel, Elisa, Meg, Lo Stato Sociale, Pierpaolo Capovilla, Prozac+).  Parte dei proventi vengono devoluti all’associazione “Donne in rosa” (che sostiene le donne operate al seno) e in particolare al gruppo di canottaggio “Drago rosa Burida”: associazione sportiva di riabilitazione per donne operate di carcinoma mammario, ma soprattutto un gruppo di amiche che non ha mai lasciato sola Elisabetta, neanche durante i concerti. Le ultime date a Pordenone, infatti, hanno visto la partecipazione attiva delle donne e dei loro familiari che, rigorosamente in versione Sick con passamontagna, sono salite sul palco a cantare insieme alla band.

Il gruppo di canottaggio “Drago rosa Burida” sul palco insime ai Sick Tamburo, durante il brano “Anche Tim Burton la sceglirà” (Pordenone, 23/08/2019).

Così  Elisabetta ha salutato il suo pubblico, a Pordenone, lo scorso 23 agosto, prendendo e regalando amore: “l’amore, l’amore, non c’è niente senza l’amore”.

La scorsa notte Elisabetta è morta. Era il 29 febbraio, un giorno strano che sul calendario quasi non esiste, che sembra non arrivare mai. La verità è che nessuno si aspettava che sarebbe mai arrivato questo giorno.
E invece è arrivato.
Ma la festeggeremo lo stesso “La fine della chemio” e festeggeremo ogni giorno, ogni “minuto per sempre”, perché “finché il sole si alza, non si muore, non si muore. E il tuo sorriso ha vinto”.

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