12 canzoni indie per raccontare il 2020
Descrivere il 2020 in 12 canzoni indie è solo frutto del mio sarcasmo. Il 2020 è un anno difficile lo sappiamo: ha stravolto la nostra quotidianità. Vediamo come di può raccontare (lo so, non è necessario) in musica. Indie.
Pesto di Calcutta è un brano in cui l’incipit dice tutto: esco o non esco? Ci sono dei periodi di questo 2020 in cui la domanda non poteva neanche sussistere. Eppure la domanda è lecita.
Vita sociale dei Canova. Lo so, si sono sciolti proprio in questo anno funesto. Ma questo brano, a mio giudizio potenziale inno generazionale, con il verso “mando a p****ne la mia vita sociale” sembra piuttosto calzante per descrivere talune dinamiche del 2020.
Zona rossa di Colapesce è un brano dal titolo parlante. In questo contesto parla di ciò che per molti è un incubo.
Stanza singola di Franco 126. Che dire? La solitudine è un tema di cui non si parla a sufficienza. Menomale che c’è questo brano caldo e avvolgente.
Resistenza – Fulminacci, brano che ha varie chiavi di lettura. Ma se parliamo di nemici invisibili, di guerra e di eroi, dobbiamo parlare anche di resistenza.
Se potessi ti salverei dalla fine del mondo – La Municipàl. Avete mai sentito parlare di dichiarazioni d’amore in tempi pandemici?
Sto impazzendo – Management. Ammettilo, lo hai detto una volta anche tu.
Mi sono rotto il cazzo – Lo Stato Sociale. Questa non ve la spiego.
Coprifuoco – Le Luci Delle Centrale Elettrica. Diciamo che il principio, in questo contesto, è lo stesso di zona rossa: si parla di un incubo.
Sirene – Levante. Distanza, ricordi e estati infrante. Questo brano ha emozionato parecchi di noi in questa estate pandemica.
Contatto – Negramaro. Ok, loro non sono proprio indie ma non potevo inserire questo brano che dà almeno un barlume timido di speranza in pieno stile Negramaro.
La guerra è finita – Baustelle. Spero che questo titolo sia realtà al più presto.
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