Non ti ho mai detto è l’ultima creazione di Buva, il cantautore pugliese che mi ha raccontato, tramite poche parole, il suo ultimo brano. Ascoltare Buva è come approcciarsi a una poesia, ogni volta diversa ma sempre veritiera. Tra le parole importanti di questo brano c’è sicuramente la citazione finale a Battiato, “Prenditi per mano ed avrò cura di te” oltre al riferimento diretto alla scrittura, al cantautorato, espresso come fortuna nel saper usare le parole giuste almeno per iscritto:
Se le mani mie potessero parlare
Buva
saprebbero senz’altro cosa dire…
con una penna in mano è più facile
che guardarti dentro gli occhi,
è come avere un’armatura.
Buva qual è, secondo te, il potere della musica?
Come cantautore ho la fortuna di potermi esprimere soprattutto “con una penna in mano” e questo in qualche modo mi aiuta a liberarmi più facilmente di tutto quello che di solito non riesco a dire. Le canzoni hanno questo potere appunto e questo dovere, rappresentano un ponte tra le persone, al di sotto del quale c’è un vuoto comunicativo fatto di paure ed incertezze.
Com’è nato il tuo brano “Non ti ho mai detto”?
Il brano è nato chitarra e voce (come spesso mi accade) qualche anno fa ed è rimasto per un po’ nel cassetto accanto ai calzini spaiati, il sogno di esibirmi al Festival di Sanremo e quello di un featuring con Bon Iver. La produzione è stata realizzata per Aspro Dischi da Maurizio Mariani (in passato già produttore per Ron e Barbarossa), e ha visto la collaborazione di alcuni tra i musicisti più importanti della scena musicale italiana come Piero Monterisi (batteria), Adriano Viterbini ed Elio Di Menza (chitarra elettrica), Roberto Procaccini (pianoforte) e lo stesso Mariani (basso elettrico). La distribuzione digitale invece è di Artist First.
Raccontaci una chicca del tuo singolo “Non ti ho mai detto”
Dal punto di vista promozionale, ho curato tutta un’attività di guerriglia marketing, attaccando in giro per le principali città italiane (Roma, Milano, Bari, Bologna, Napoli …) adesivi contenenti un verso estratto dal singolo, con l’intento di creare una sorta di “deliveroo delle cose non dette” e raccontarne il viaggio.
Cosa pensi delle cose non dette?
Credo che se riuscissimo a contare tutte le cose non dette nel mondo, per paura di ferire o di ferirsi, per mancanza di coraggio o di tempismo, per eccesso di orgoglio o timidezza, ci renderemmo conto che la loro somma supera di gran lunga quella delle cose dette.
Non ti ho mai detto è una ballata folk è il mio tentativo di dare voce proprio a tutte quelle parole rimaste in sospeso nelle nostre conversazioni, ai messaggi inviati e poi cancellati nelle nostre chat, a quei silenzi in cui troppo spesso ci nascondiamo. Per rafforzare e veicolare al meglio il concetto del “non detto” ho utilizzato la più difficile e normale delle relazioni umane, l’amore.
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