Sara Rados: la musica come album di ricordi con “Disco Vivo”

Music Factory
La prima piattaforma di Project Management Musicale ti aspetta! Scopri di più

In un mondo musicale che evolve costantemente, Sara Rados si distingue con il suo nuovo progetto, “Disco Vivo”. Questo album è molto più di una semplice raccolta di brani: è un viaggio emozionale che rievoca ricordi e storie, simile ad un album di fotografie degli anni ’80 e ’90, dove ogni canzone racchiude un frammento di vita. Con la sua band, Progetti Futuri, Sara ci invita ad esplorare la sua visione artistica, fatta di esperienze condivise, momenti di creatività e una sincera connessione con il pubblico. In questa intervista, scopriremo cosa significa per lei registrare un disco dal vivo, il significato profondo di brani come “Bandiere sporche” e come le collaborazioni con artisti del calibro di Taketo Gohara e Giovanni Versari abbiano arricchito il suo percorso musicale.

“Disco Vivo” è un titolo suggestivo. Cosa rappresenta per te questo disco e cosa ti ha spinto a definirlo “vivo”?

Disco Vivo è come quegli album di fotografie che si facevano negli anni ottanta-novanta. Accumulavi ricordi e scatti di momenti, senza neanche sapere con precisone, quando facevi quelle foto, cosa sarebbe restato sul negativo. Poi andavi a ritirare le stampe, le selezionavi, le raccoglievi in un ordine arbitrario più o meno libero, per salvare qualcosa che è un po’ un discorso, una storia, una

rassegna di emozioni e testimonianze. Poi te lo riapri, quegli album, e ci trovi dentro sempre profumi, voci, pensieri, legati a quei tanti diversi tempi.

DISCO VIVO per me e per i Progetti Futuri, è stato un po’ cercare di fare questo.

Il singolo “Bandiere sporche” sembra molto intimo e personale. Cosa vuoi comunicare con questa canzone?

Scrivere Bandiere Sporche è stato come farmi una medicazione all’anima, col disinfettante, i cerotti, la lentezza e cura dei gesti. Quando mi sono resa conto che era uscito fuori qualcosa secondo me di forte, ho pensato che volevo condividerlo con gli altri, e farne anche una questione “politica”.

Il videoclip di “Bandiere sporche” ha un’atmosfera molto intima. Com’è nata l’idea di girarlo in quel modo?

Coi ragazzi dei Progetti Futuri abbiamo voluto registrare non solo Bndiere Sporche, ma tutto il disco, in forma video: è una

testimonianza di ciò che siamo e facciamo. E di quanto sia importante il momento della condivisione live con gli amici del pubblico, perché ad ascoltare quel giorno, c’erano alcune persone a noi care.

Hai lavorato con Progetti Futuri per questo disco. Come descriveresti il vostro legame artistico e musicale?

E’ un rapporto articolato tra di noi, fatto di più aspetti: l’amicizia nella quotidianità, i brainstorming in casa mia o degli altri, le jam improvisate nei baretti, le prove in sala dove si discute e si ride, le boutade sulla chat comune di Whatsapp 🙂 Alla fine, anche tutto questo è DISCO VIVO

“Disco Vivo” è stato registrato dal vivo in una serata particolare. Come hai vissuto quell’esperienza?

I giorni che hanno preceduto la giornata di registrazione live e studio sono stati forsennati e stancanti. Non vivo di sola musica (e francamente mi chiedo in quanti ci riescano, SE fanno musica in cui credono con sincerità). Quindi di quei giorni mi ricordo soprattutto il poco sonno e le tante incombenze del quotidiano, lavorative e familiari, da organizzare con bellicosa ostinazione

Come è stato collaborare con artisti come Taketo Gohara e Giovanni Versari?

Sarà una frase fatta, un concetto scontato, naif, trito e ritrito: ma più incappi nei Grandi, nelle grandi personalità (del mondo musicale in questo caso), e più scopri persone che hanno bisogno di menarsela zero, genuine, semplici, pane e salame, come piace dire a me (questa espressione l’ho copiata a una mia cara amica, a onor del vero).

Taketo è un gigante: ci siamo interfacciati a distanza, per telefono e per diversi mesi, visti in video chiamata (abitiamo in città diverse) e lui con una professionalità e un’umiltà fuori dal concepibile ha speso solo belle parole e una grande efficienza verso questo progetto di emeriti sconosciuti. Idem Versari: è un uomo gentile, di poche parole. Commenta poco e non fa salamelecchi. Ti dice le cose come stanno in sintesi, si assenta per qualche giorno, e poi riappare e ti invia un lavoro finito che ti fa vibrare l’anima.

Dopo la presentazione di “Disco Vivo” dell’11 ottobre, quali sono i tuoi prossimi progetti? Hai già in programma altre date dal vivo o collaborazioni artistiche che puoi anticiparci?

Ne abbiamo un bel po’ di progetti in testa io e i ragazzi 🙂 Il monito numero uno resterà sempre darci tempo e non farsi mettere pressa da niente e nessuno. Intanto suoneremo il 3 Novembre a Consonanze Festival di Castel Maggiore (BO), il 15 Dicembre al Detune (Ex Atomic Bar) di Taketo Gohara a Milano, e il 21 Dicembre alla mitica Casa del Popolo di Settignano (FI)

Iscriviti alla nostra newsletter

Iscriviti per rimanere aggiornato su tutte le nuove uscite e per non perderti nemmeno un articolo dei nostri autori! Basta solo la tua mail!

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Music Factory
La prima piattaforma di Project Management Musicale ti aspetta! Scopri di più